Assistenza ad una lavoratrice disabile per assegnazione di mansioni non compatibili con le sue condizioni di salute. € 100.000,00 riconosciute al lavoratore e conservazione del posto di lavoro
Descrizione dell’incarico:
Lo Studio ha ricevuto mandato una dipendente di una delle maggiori società italiane parzialmente partecipata dal MEF per assisterla in relazione alla assegnazione di mansioni non compatibili con il proprio stato di salute. La lavoratrice, infatti, gravemente ipovedente ed assunta grazie ad una particolare legge che prevedeva l’inserimento in azienda di lavoratori fragili da assegnare a mansioni specifiche, era stata improvvisamente e senza alcuna valida e razionale ragione addetta a svolgere mansioni che chiaramente non avrebbe potuto attendere. Lo Studio ha impugnato il provvedimento, sia in fase di urgenza, ottenendo la immediata ri- assegnazione della lavoratrice a mansioni compatibili con il proprio stato di salute, sia nel merito, dove è riuscito a dimostrare, oltre all’oggettivo demansionamento ed al correlato danno da riduzione della capacità professionale specifica, anche l’intento persecutorio del Datore di lavoro, con riconoscimento del danno pari ad € 100.000,00 e conservazione del posto di lavoro.