
Modifica dell’Orario di Lavoro da parte del Datore – ius variandi
Introduzione alla modifica dell’orario di lavoro da parte del datore di lavoro Il D.Lgs. 66/2003
Quando parliamo di “mobbing” alludiamo alla condotta protratta nel tempo tenuta dal datore di lavoro e diretta a ledere il dipendente. Si sostanzia in una pluralità di comportamenti materiali o provvedimentali, ostili e reiterati, contraddistinti dalla finalità di persecuzione o discriminazione. L’intento lesivo è l’elemento che caratterizza maggiormente il mobbing.
Si distinguono tre diversi tipi di mobbing:
Nella sentenza n. 87/2012, la Cassazione civile chiarisce che da tali forme ingiustificate di prevaricazione ne deve conseguire “una mortificazione morale o addirittura l’emarginazione del dipendete, con effetto lesivo del suo equilibrio fisiopsichico e del complesso della sua personalità”.
Di particolare rilievo, risulta essere la pronuncia n. 10037/2025 con la quale i Giudici di legittimità sono intervenuti al fine di individuare una serie di paramenti volti ad agevolare il lavoratore ricorrente che abbia subito mobbing sul posto di lavoro e che abbia intenzione di chiedere il risarcimento del danno patito.
Perché si configuri mobbing sul lavoro devono ricorrere, congiuntamente, i sette parametri di seguito elencati.
“Le vessazioni devono dunque avvenire sul luogo di lavoro:
Tuttavia, al fine di intraprendere un’azione legale è necessario dimostrare, con l’ausilio di un avvocato, la sussistenza dei comportamenti ostili ricevuti, i danni subiti, nonché la correlazione tra i due elementi. Rilevante, a tale fine, sarà la raccolta e la selezione del materiale probatorio: registrazioni di conversazioni effettuate tra lavoratore e datore di lavoro, messaggi ed e-mail tra l’autore del mobbing e la vittima, eventuali testimonianze di colleghi.
Il dipendente potrà ricorrere in via giudiziale per richiedere il risarcimento dei danni subiti sia sotto il profilo patrimoniale che sotto il profilo non patrimoniale.
Quanto al primo aspetto, la legge riconosce la possibilità di ottenere il ristoro sia dei costi medico-sanitari affrontati in conseguenza delle condotte vessatorie subite, sia i mancati guadagni che il lavoratore avrebbe ottenuto se non avesse subito spostamenti e/o trasferimenti illegittimi.
Quanto al secondo aspetto, invece, la vittima potrà ricevere il giusto risarcimento per i pregiudizi derivanti dalla lesione dei diritti fondamentali costituzionalmente garantiti, quali il danno esistenziale, morale e biologico.
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Introduzione alla modifica dell’orario di lavoro da parte del datore di lavoro Il D.Lgs. 66/2003
Che cos’è il Mobbing sul Lavoro L’articolo 32 della Costituzione garantisce il diritto alla salute,
Con sentenza n. 172 dell’8 gennaio 2014, la Suprema Corte di Cassazione, sezione lavoro, si
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Danilo Lombardo, founder e managing partner dello Studio Legale Lombardo parla di Diritto del lavoro e della sentenza della Consulta sull’obbligo vaccinale per il Covid 19.
Ugo Papa, salary partner dello Studio Legale Lombardo, parla della verifica del rapporto tra il livello contrattuale e le mansioni concretamente svolte dal lavoratore.
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